Questo progetto è nato da una condizione che a mio avviso ci perseguita ma al tempo stesso è piacevole: L’attesa. In questo percorso si tenta di oltrepassare il nostro coinvolgimento con questo stato. A volte la percepiamo come qualcosa d’inutile e interminabile perché priva d’impulsi e vuota; altre volte è proprio nel momento dell’attesa che percepiamo le emozioni più forti. Spendiamo vite intere nell’attendere cambiamenti che, magari mai avverranno.
In questo progetto L’ Attesa : oltre il nostro coinvolgimento non è necessariamente associata ad una visione temporale del termine, ma coinvolge vari aspetti anche apparentemente banali che sfociano in un perenne stato di attesa interiore, l’essere umano non può sfuggire a questa condizione. Ne sono esempio l’ Attesa di agire e scegliere, di parlare e rivelarsi. Tra i vari scatti ho voluto affrontare il tema suddividendo il progetto in tre sezioni:
Nella prima presenterò foto sull’attesa riferite a esperienze che coinvolgono la quotidianità, espressa in luoghi comuni come aeroporti, ospedali, fermate dell’autobus e stazioni ferroviarie.
Nella seconda parte il tema riprenderà elementi astratti in cui si presenta l’attesa nella solitudine, nell’idea di crescita e di morte; cercando di rendere concreto lo stato d’attesa nella nostra vita e di manipolarlo, uscendone sconfitti.
In conclusione mi sono soffermata sull’opera teatrale di Samuel Beckett “Waiting for Godot ” dove emerge il dramma dell’attesa e dell’inutilità presente in essa, mostrando ancora una volta il significato di Attesa oltre il nostro coinvolgimento.